Danfree, il Blog libero di Dan

  1. Affari.
    Gruppi d'Affari rapinano i paesi, fine della Democrazia.

    AvatarBy Bohdan il 12 April 2014
     
    0 Comments   9 Views
    .
    Di seguito a ciò che ho esposto negli altri articoli, per correttezza e completezza di analisi, occorre anche prendere in esame la storia, abbastanza recente, delle Nazioni che, per le Alleanze in cui è spartito ancora il mondo, il nostro Stato dovrebbe considerare, ostili, quantomeno diverse, certamente lontane da un processo democratico. Eppure, a parte qualche espressione verbale in dissenso, non esistono prese di posizione determinate di fronte all’uso sistematico della forza in Nazioni i cui Governi non sono democratici o operano scelte contro l’interesse della maggioranza dei cittadini a favore di oligarchie ricche, certamente violente nella forma e nella sostanza: l’atteggiamento più consueto dei nostri governanti è di favorire i commerci, misure alternative sono considerate faticose oltre che economicamente improduttive, e poi, dicono, non portano voti.
    E’ così che si vota per i mascalzoni.
    La Russia dal 1917 è governata da gruppi, più o meno, criminali, o che, comunque sono in grado di mettere a segno azioni criminali: Azioni di Stato, dunque impunite, e la cui responsabilità vera è tenuta segreta, almeno nella Russia di oggi è così. Prima, nell’Unione Sovietica, i Governanti esibivano la carneficina, per terrorizzare qualsiasi idea di opposizione alla linea del Gruppo al Potere. Oggi meno, hanno mutato strategia. A leggere autori Russi, o anche solo notizie che giungono, sembrerebbe che vi sia in Russia un approccio violento con la vita, e un “istinto di morte” diffuso e accolto come che ci si debba sempre attendere il peggio, quindi un atteggiamento più rassegnato con le circostanze della vita, ci si lascia governare da chi capita, cioè da Putin: forse il rapporto degli uomini con una natura ostile per gran parte dell’anno, determina un orientamento della vita differente ( a Zakopane, tra i monti Tatra, in Polonia si dice che” l’inverno dura dieci mesi, tutto il resto è estate”: certo che lì la vita non è proprio come su una spiaggia al mare ). Forse ci si rassegna come di fronte alle manifestazioni estreme della natura.
    Ciò che noi sappiamo dell’attuale società russa, è che esiste una sorta di plebiscito per Putin, non si sa quanto reale, non politico, non cioè fondato su motivazioni di Politica, ma, diffuso, in maniera anche superficiale, primordiale si direbbe: Putin consente a chi è d’accordo con lui, di godere di una certa licenza di procedere a vivere, sempre negli schemi e nei limiti dettati da chi comanda; una di queste licenze riguarda un sequenza abbastanza ristretta di modi con cui ci si può arricchire; poi tanto la gente arricchita viene debitamente controllata perché non possa assumere atteggiamenti contrari agli standard ammessi. In parole povere, Putin è temuto come tutti i capi di ogni Russia, però le oligarchie economiche, e parte della gente comune, gli riconoscono il merito che la Russia è adesso un paese in cui esiste la possibilità di avere cose prima impossibili; Putin fa questo regalo, che la gente paga ma non lo sa o non lo vuole sapere, e, inoltre presenta la Russia come Nazione rispettata, forse è meglio dire che appare rispettabile, ma per la gente, da quello che noi di quà ne sappiamo, è la stessa cosa.
    Certo in Russia c’è un po’ di dissenso, ma anche questo, in parte almeno, viene distillato dallo stesso vertice al Potere, che lo usa per fini personali, interni ed esterni, perché può tornare comodo in qualche circostanza dirigere l’attenzione pubblica sul nemico che minaccia l’ordine imposto; certo in materia di Diritti Civili la Russia appare ancora arretrata, infatti se ne parla, da noi, ( ma solo sui giornali ) ( quasi ) ogni volta che una delegazione della nostra parte viene ricevuta in Russia, o viceversa. Perché, e anche qui tutti i governanti cosiddetti democratici hanno un atteggiamento quasi univoco, in fondo a quelli che si presentano come democratici va quasi sempre bene fare affari, ed è meglio distogliere l’attenzione su questi argomenti. Per non parlare poi di tutto ciò che non sappiamo, e che possiamo prevedere, sui reali rapporti tra il Gruppo di Putin e il Gruppo del Presidente degli USA, o i nostri Presidenti, o la Cina, e via di seguito. Accomodanti, reciprocamente, sui diritti umani lesi dalle due parti, sulle libertà negate, e sui metodi usati per imporre autorità. Potrebbe apparire che le parti siano d’accordo; che pubblicamente, per contentare l’opinione generale, debbano esprimere dissensi, contrarietà, ma riservatamente adottino soluzioni concordate, e concilianti.
    E’ innegabile che in Russia c’è una élite al Potere a cui è sottoposta ogni volontà.
    Esisteranno anche, come ovunque, Gruppi di Potere Economico che eserciteranno pressioni perché l’èlite favorisca affari convenienti, ma, almeno così sembrerebbe, non sono questi Gruppi che condizionano tutte le scelte conseguenti, avrebbero una funzione propositiva, non esecutiva, comunque subordinata alla volontà del vertice politico. Potrebbe anche avvenire, almeno in parte, che il Gruppo economico coincida con il vertice politico, in questo caso è il vertice stesso che tratta e conduce affari, traendone profitto. Non risulta che in Russia si operino investimenti continuativi e rilevanti da cui derivino vantaggi consolidati per tutta la popolazione russa ( espressi in Servizi, Educazione, Sgravi Fiscali, Ripartizione della Ricchezza complessiva ).
    In Cina i paesi nostri alleati conducono affari, così come noi, cioè come gli imprenditori e i governanti del nostro paese. Anche in questo caso, ci si deve essere accordati, preventivamente e non pubblicamente, con il cosiddetto Occidente, per non interferire sul piano dei Diritti Umani, dell’amministrazione della Giustizia, e della gestione corretta dei traffici commerciali con l’Estero.
    Questo è un atteggiamento costante ovunque gli Occidentali vogliano fare Affari ( l’Occidente si professa democratico, pretende persino di esportare la Democrazia invadendo, uccidendo, e tormentando popolazioni che ritiene rozze e inferiori in quanto a civiltà): i Governi offrono sempre la massima licenza purchè entri denaro nelle casse degli Stati americani o europei. La Turchia seguita ad essere alleato nella Nato, partner commerciale, e chiede, ripetutamente, di far parte dell’Unione Europea, nonostante il disprezzo dichiarato ed esibito dai governanti di quel paese per elementari regole democratiche.
    Vi è poi, quà in Italia, la subalternità con il Vaticano, praticamente sempre intoccabile quando si tratti di fiscalità, di parità di Diritti Civili; nè mai una censura quando esercita impropria ingerenza in Affari interni del nostro Stato, e quando impone ai cittadini, modelli serrati, dogmatici, conservativi, e comunque privi di indicazioni di una linea evolutiva, anche con vere e proprie incessanti campagne di persuasione ( forse la sola Chiesa Valdese offre ai cittadini una visione della vita aperta, illuminata, coerente con i cambiamenti della società).
    In Ungheria lo Stato è in mano a chi si fa le leggi per escludere le opposizioni, e forse c’è anche qualcos’altro che scopriremo a poco a poco.
    In Polonia antichi ideali sono stati scansati per far posto al mercato, un uomo del Senato si compra il più grande Albergo in una località turistica e rovina paesaggio, tessuto sociale, economia locale, e lascia che la città si riduca ad un mercatino, lurido; sembra che anche la Polonia abbia preso a modello la via siciliana alla civiltà: del resto non è che in Europa e in Russia si avvertano grandi differenze, il modello è piaciuto a molti governanti, tutti democratici, è chiaro, tutti con la scorta come i Boss.
    Non vi sono segnali che Renzi voglia modificare nessuno dei comportamenti, in politica estera, consolidati tra i nostri democratici, farà come gli altri, farà affari, si farà vedere in TV, stringerà mani, cercherà di essere votato, non cercherà di fare riforme che servano all’Italia, né che servano all’Europa, farà invece le riforme che servano a farlo comandare, a continuare a farlo giocare alla Piccola Principessina, con le istruzioni dietro la scatola: Barbie; avendo bisogno dei voti di gente che non guardi quale è il suo reale obiettivo, innalzerà la soglia dell’ignoranza del suo paese, regalerà ancora più dell’altro Calcio in TV, culi in TV, tette in TV, Floris in TV, Christian De Sica in DVD, e tutta quella robetta tanto eccitante per chi vuole restare tutta la vita fermo dov’è, a guardare, neanche a sentire perché bisognerebbe capire e si fa fatica; dopo neanche un mese che lui sta lì a fare quello che fa, cioè parlare, già indica che i professori vanno presi pel culo, non solo contano niente, ma quelli hanno equilibrio, anche cultura, anche educazione, cioè rompono le palle, e lui bisogna lasciarlo giocare a Governo.
    Dicono che sia giovane: io, ho visto un uomo consumato e conservato, che ha ricevuto buone istruzioni dall’altro, e che ci rovinerà in pochissimo tempo e per lunghissimo tempo, sta preparando un altro lungo ventennio, sarà terribile, è un giocatore, e come tutti i giocatori, si eccita molto quando rischia, quando inganna, fa mostra di essere tanto scaltro, e poi preparato, a che cosa non si sa, ma lui è preparato, è toscano (magari del contado ma è toscano), quindi lui sa tutto, se ne faranno una ragione… ricordate, siccome somiglia a una donna, e sa che per i deficienti la donna è la madre, anzi la Madonna, si rappresenterà come la Madonna, mandato anche lui dalla Provvidenza, e giù applausi con la promessa dei miracoli, se no se ne va, la Madonna: a fare cosa se ne andrebbe? Potrebbe forse dire che qualcosa sa fare? così, per cortesia.
    Io non voglio essere rappresentato da uno così. Dopo Mussolini. Dopo Andreotti. Dopo Craxi. Dopo quell’altro ladro. Un’altra Madonna no. Uno in trionfo perché fa cadere qualche monetina prima delle Elezioni io non lo voglio. Sarà terribile. Non mi piace giocare il gioco della drammatizzazione, non l’ho mai fatto, sono loro che giocano a terrorizzare per avere mani libere per colpire, io guardo la realtà: non è difficile capire che vita ci si prepara con uno così, è già stato un errore averlo lasciato iniziare, ora va arrestato: e bisogna spegnerlo usando tutta la Democrazia che conosciamo. E bisogna iniziare ad occuparsi, ancora, di politica, dello Stato, dei rapporti con i cittadini, dei rapporti con i popoli.
    Alle Elezioni votiamogli contro.
      Share  
     
    .